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La resilienza dell’acqua e lo stato delle risorse idriche europee

La resilienza dell’acqua e lo stato delle risorse idriche europee

Tra le preoccupazioni globali legate all’ambiente e alla sostenibilità, le risorse idriche europee emergono come un tema cruciale, come evidenziato dal recente rapporto "Europe State of Water 2024" pubblicato dall’European Environment Agency (EEA). Questo documento non solo analizza lo stato attuale delle risorse idriche, ma pone l’accento sulla necessità di rafforzare la resilienza dell’acqua per garantire un futuro sostenibile.

Noi della De Impianti Piscine Sardegna, forti della nostra esperienza nel settore delle piscine e della gestione dell’acqua, siamo profondamente consapevoli dell’importanza di queste tematiche, per questo vogliamo portarle alla luce snocciolandole insieme a voi.

Una risorsa sotto pressione

Le risorse idriche europee sono sottoposte a una pressione senza precedenti. Circa il 20% del territorio europeo e il 30% della popolazione sperimentano ogni anno fenomeni di stress idrico, un problema che si aggrava a causa di siccità e alluvioni sempre più frequenti. Questo scenario mette in evidenza la necessità di adottare soluzioni innovative e di migliorare la gestione delle risorse per affrontare sfide sempre più complesse.

Europe's state of water 2024: the need for improved water resilienceEurope's state of water 2024

Uno degli aspetti più preoccupanti è il mancato raggiungimento degli obiettivi stabiliti dalla Water Framework Directive (WFD), che prevedeva di mettere in sicurezza corsi d’acqua, bacini e risorse idriche sotterranee entro il 2015. Nel 2021, solo il 37% delle superfici acquatiche ha raggiunto uno status ecologico considerato “buono” o “eccellente”, mentre appena il 29% si distingue per caratteristiche chimiche adeguate.

I principali fattori di pressione

Il rapporto dell’EEA evidenzia come l’agricoltura rappresenti la principale fonte di pressione sulle risorse idriche. L’uso intensivo di pesticidi e fertilizzanti, combinato con un elevato consumo di acqua per l’irrigazione, contribuisce significativamente all’inquinamento e alla diminuzione delle riserve idriche.

The main pressures on surface watersThe main pressures on surface waters

A peggiorare la situazione sono gli inquinanti persistenti, come il mercurio, che hanno un impatto devastante sugli ecosistemi acquatici. Senza questi agenti contaminanti, circa l’80% delle acque di superficie potrebbe essere classificato come “buono” in termini di qualità chimica. Tuttavia, ci sono buone notizie sul fronte delle acque sotterranee: il 77% di queste presenta uno stato qualitativo buono, e il 91% uno stato quantitativo soddisfacente. Queste risorse, che rappresentano i due terzi dell’acqua potabile in Europa, sono fondamentali per sostenere ecosistemi vitali come acquitrini e fiumi.

The main pressures for groundwatersThe main pressures for groundwaters

La resilienza dell’acqua: una priorità europea

Alla luce di questi dati, il concetto di resilienza idrica diventa centrale. Migliorare la resilienza significa adottare strategie volte a:

- Ridurre i consumi idrici: incentivare l’uso efficiente delle risorse in tutti i settori, dall’agricoltura all’industria, fino all’uso domestico.

- Prevenire l’inquinamento: promuovere il piano d’azione dell’UE per l’inquinamento zero, limitando l’utilizzo di sostanze chimiche nocive.

- Adottare soluzioni naturali: interventi come il ripristino delle zone umide e delle pianure alluvionali possono aiutare a mitigare gli effetti delle alluvioni e migliorare la qualità dell’acqua.

Gestione dell’acqua nelle piscine: affrontare la crisi idrica con soluzioni innovative

I cambiamenti climatici amplificano le difficoltà di gestione delle risorse idriche. Eventi meteorologici estremi, come siccità prolungate e piogge intense, richiedono una capacità di adattamento senza precedenti. 

Le aziende del settore piscine come la nostra, duramente colpite dalla crisi idrica, stanno cercando di adattarsi alle nuove sfide, anche se spesso sono costrette a rivedere al ribasso i propri obiettivi di fatturato. Tra le strategie adottabili figurano diverse misure: integrare le problematiche climatiche già in fase di progettazione, ottimizzare i consumi riducendo la frequenza di ricambio dell’acqua, utilizzare filtri che richiedono contro-lavaggi più sostenibili, limitare l’evaporazione mediante coperture specifiche e minimizzare l’impatto ecologico complessivo.

Tuttavia, questi accorgimenti da soli non bastano.

Una possibile soluzione è rappresentata dall’impiego dell’acqua marina. Le piscine alimentate con acqua di mare stanno guadagnando rilevanza, anche grazie alla prossima introduzione di un dispositivo legislativo che ne regolerà l’utilizzo, come anticipato dall’Istituto Superiore di Sanità al ForumPiscine. Parallelamente, le tecniche di desalinizzazione si stanno diffondendo gradualmente. Sebbene storicamente impiegata per scopi agricoli, industriali e residenziali, l’acqua desalinizzata si sta affermando come una risorsa sicura e sostenibile per il riempimento e il ricircolo delle piscine, inclusi resort e parchi acquatici di grandi dimensioni.

Tra le tre principali tecnologie disponibili per la desalinizzazione (osmosi inversa, evaporazione e scambio ionico), l’osmosi inversa è la più utilizzata, coprendo oltre l’80% degli impianti a livello globale grazie alla sua semplicità e ai consumi energetici relativamente ridotti. Questo metodo utilizza una membrana semipermeabile per separare l’acqua da sali e impurità, producendo un’acqua purificata che può essere remineralizzata secondo necessità. Tuttavia, la desalinizzazione presenta anche sfide significative: lo smaltimento degli scarti dell’osmosi inversa deve essere gestito con attenzione per evitare danni agli ecosistemi marini, mentre i costi di installazione, manutenzione e produzione idrica rimangono elevati. Inoltre, il rispetto delle normative sul trattamento delle acque e sugli effluenti richiede una stretta collaborazione con le autorità competenti.

Gli interventi raccomandati dal Rapporto EEA

Ma torniamo al rapporto "Europe State of Water 2024" che propone una serie di interventi chiave per migliorare la gestione delle risorse idriche in Europa:

- Riduzione dei consumi: Ogni settore deve adottare pratiche più sostenibili per ridurre la domanda di acqua.

- Monitoraggio e gestione dei dati: Una conoscenza accurata e tempestiva delle riserve idriche disponibili è essenziale per una distribuzione equa e sostenibile.

- Tecnologie innovative in agricoltura: L’introduzione di tecniche di irrigazione efficienti e l’uso ridotto di pesticidi possono ridurre l’impatto ambientale.

Un futuro sostenibile per le risorse idriche

Nonostante i progressi limitati, il rapporto sottolinea che la resilienza idrica europea è raggiungibile attraverso uno sforzo concertato. Misure come il ripristino degli ecosistemi acquatici, il miglioramento della qualità delle acque e la prevenzione dell’inquinamento sono passi fondamentali verso un futuro sostenibile.

L’Impegno di DE IMPIANTI Piscine Sardegna

Il rapporto "Europe State of Water 2024" rappresenta un monito e una guida per affrontare le sfide legate alla gestione delle risorse idriche. Noi, come detto, ci poniamo come attori responsabili in questo contesto, promuovendo soluzioni innovative e sostenibili per la gestione dell’acqua.

Nel contesto della Sardegna, un territorio ricco di bellezze naturali ma esposto a fenomeni di stress idrico, l’impegno per la sostenibilità è particolarmente rilevante. Attraverso la nostra esperienza pluridecennale, la De Impianti Piscine Sardegna è determinata a contribuire alla costruzione di un futuro resiliente, in cui l’acqua non sia solo una risorsa, ma un bene prezioso da proteggere e valorizzare per le generazioni future.


Piscine Castiglione

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Piscine Castiglione

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